Ghosting

Ho deciso di fare chiarezza su alcuni termini che spesso sentiamo sui social network e di cui non conosciamo bene il significato; ho analizzato il significato di “Love Bombing“, ora è la volta del termine ghosting.
Il termine ghosting è emerso intorno al 2011, ma ha iniziato a circolare con più forza nel 2015, quando la stampa parlò della rottura tra Charlize Theron e Sean Penn: secondo i media, l’attrice avrebbe interrotto ogni comunicazione con l’ex compagno senza fornire spiegazioni, ignorando messaggi e telefonate fino a farlo desistere.
Con il termine ghosting s’intende, quindi, il comportamento di interrompere bruscamente ogni forma di comunicazione con una persona, senza fornire spiegazioni o avvertimenti. Questo atto lascia l’altra persona confusa e senza chiusura emotiva; è spesso una strategia per evitare confronti diretti o conversazioni difficili.
Come abbiamo ben capito, il ghosting non è certo un comportamento limitato alle star di Hollywood. È diventato un fenomeno comune nelle relazioni moderne, soprattutto online. Con l’avvento delle app di incontri e dei social media, è diventato facile per le persone scomparire senza lasciare tracce, bloccando la persona sui social (Facebook, Instagram, ecc.) e nelle app di messaggistica istantanea (Whatsapp, Messenger, ecc.)
Il fenomeno del ghosting è sempre più diffuso, non solo nelle relazioni sentimentali, ma anche nelle amicizie e nei contesti professionali. Secondo un’indagine condotta dal Thriving Center of Psychology, l’84% dei Millennials e della Generazione Z ha dichiarato di essere stato ghostato almeno una volta in ambito sentimentale mentre un 50% è stato ghostato da un’amicizia.
Le ragioni più comuni per ghostare includono la perdita di interesse nella relazione, il desiderio di evitare confronti diretti, lo stress e, in quasi un terzo dei casi, problemi di salute mentale.
E tu? Sei stato mai ghostato? Avevi già sentito questo termine?